C'ERA UNA VOLTA...5/2/2020 C'era una volta...
Le belle storie cominciano tutte così! Erano gli anni in cui in Italia il Nordic Walking era sconosciuto; nessuna ASD e nessun EPS lo contemplavano nel proprio statuto, né sapevano cosa fosse. Per avere un minimo di copertura assicurativa ci accontentammo di un titolo di "Istruttore di Atletica Leggera" conferitoci d'ufficio da un collaborativo EPS, che rappresenta il primo e lungimirante esempio di classificazione delle attività legate al Nordic Walking nell'ambito dell'atletica leggera e non dell'escursionismo, o della montagna, o del benessere, come, in seguito e per lungo tempo, si volle affermare. Poco dopo il collaborativo EPS aggiunse la scritta "Istruttore di Nordic Walking" dietro nostra richiesta, equiparando un certificato di istruttore ottenuto in Germania. Ricordo ancora oggi il fiduciario dell'EPS in questione che, mentre ci consegnava le tessere, rideva dicendo: "mai visti istruttori di uno sport simile; credo che resterete gli unici". Un profeta! Il resto è storia e, come già accaduto più volte in passato, capita che la storia sia scritta dalle minoranze silenziose e non dalle masse chiassose. Per noi l'espressione massima di qualunque sport è sempre stato l'agonismo: sciatore io e praticante dell'atletica leggera lei. Agonisti, ovviamente, entrambi di buon livello. In qualunque sport i più bravi sono quelli che fanno le gare, no? Valentino sa guidare bene la moto, no? E Federer sa giocare bene a tennis, no? E allora i più bravi nel Nordic Walking sono quelli che fanno le gare, no? Quindi, per vedere i più bravi all'opera e imparare da loro, indossammo anche noi il pettorale. Questa della foto è la prima volta in assoluto in cui due atleti italiani del Nordic Walking parteciparono a un evento ufficiale. Sono passati decenni e continuiamo a pensare che l'agonismo sia la via privilegiata per diventare bravi; d'altra parte qualcosa di buono l'abbiamo combinato e continuano a combinarlo molti che hanno imparato da noi. E adesso, improvvisamente, la pensano così in tanti... Giorgio Rizzi
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